Magnitudine limite

La magnitudine limite è la magnitudine apparente della stella più debole presente nel campo visivo dell'osservatore. Questo valore dà un'indicazione della qualità del cielo che si sta osservando.

La magnitudine limite ad occhio nudo e sotto un cielo perfettamente buio e terso è circa 6; questo valore può diminuire a causa di luce diffusa (a causa dell'inquinamento luminoso o per la presenza della Luna prossima al plenilunio) o per la presenza di velature nuvolose. Esistono delle apposite carte celesti che permettono di valutare la magnitudine limite semplicemente contando il numero di stelle all'interno di un'area delimitata da stelle molto luminose e facilmente riconoscibili: più stelle ci sono, più profonda sarà la magnitudine limite.

In astrofotografia, la magnitudine limite di una ripresa è la magnitudine della stella più debole in essa contenuta; il suo valore dipende generalmente dal tempo di esposizione e dalla risposta spettrale del sensore. I CCD, per esempio, sono più sensibili al rosso e al vicino infrarosso delle comuni pellicole fotografiche. Di conseguenza, due riprese della stessa zona, una CCD e una "chimica", che abbiano la stessa magnitudine limite per le stelle blu, possono avere limiti molto diversi (2-3 magnitudini) per quelle rosse.


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